710km (Nordkapp, Norvegia – Rovaniemi, Finlandia)

A differenza di ieri che mi trovavo in un dormitorio senza finestre, oggi mi sveglio nel basecamp Nordkapp, luogo in cui albeggia alle 3 di notte. Quindi credevo fosse già ora della sveglia e invece mi sono dovuto svegliare nel pieno della notte per chiudere le tende. Insomma si passa da un eccesso all’altro.

Questo è il grande giorno in cui devo provare a tornare al Globo di Capo Nord per portare dentro la moto e rifare la foto al completo, ieri il luogo era aperto e mi avrebbero vietato l’ingresso con la moto fino al retro della struttura. Gli orari di Nordkapp sono dalle 11 alle 22, quindi fuori da quell’orario non ci sono controllori. Arrivo su per le 8:30, il basecamp è a soli 9km di distanza. Raggiungo spedito il parcheggio auto e da li prendo la via pedonale in moto per evitare la sbarra chiusa, arrivo diretto sotto il globo e con nonchalance parcheggio e scendo. Vedo un ragazzo tedesco da solo che cercava di farsi un selfie e gli propongo uno scambio foto, così mi fa la mia poi io sposto la moto e la faccio a lui. Mi dice anche lui che non si potrebbe fare ed io gli dico che dopo 5200km non sarei andato via senza questa foto!

Dopo una mezz’oretta riparto con la consapevolezza che ogni metro nella direzione opposta mi avvicina a Milano. Capo Nord era già alle spalle. Sono molto fortunato ad aver trovato il sole anche a Capo Nord, di solito un punto in cui ci sono sempre nubi e nebbia.

Scendo verso Honningsvåg (ultima città dell’Europa del nord), faccio nuovamente un rabbocco di benzina e torno indietro fino a raggiungere la deviazione che mi porterà in Finlandia. La destinazione è Rovaniemi. Sono tanti chilometri ma vorrei arrivare lì perché non c’è praticamente nulla nel mezzo quindi non avrebbe senso perdere un giorno così.

Anche oggi mi attendono 9 ore in moto ma con il sole, o quantomeno senza pioggia, si possono fare tranquillamente. Lungo la strada il paesaggio mi distrae parecchio, mi fermo in continuazione per fotografare le renne lungo la strada e i riflessi spettacolari del mare con le tipiche casette rosse. Arrivo al confine con la Finlandia alle 13:30 da lì inizia la ricerca per un posto dove mangiare ma non è semplice, la parte della Lapponia finlandese è abbastanza wild e c’è poco e niente, motivo per cui in quei rarissimi benzinai mi sono sempre fermato anche quando mi mancava solo una tacca, non voglio rimanere a secco.

La prima cosa che noto entrando in Finlandia sono le strade piene di curvette divertenti e la strada non va mai in piano ma segue le onde delle colline. Alberi, curve, colline e renne. Finalmente trovo un posticino dove posso gustare una zuppa di renna favolosa!!! Fortuna vuole che quando mi fermo inizia a piovere così approfitto per sostare 45 minuti.

Si fanno le 18:00 e con la certezza di voler arrivare a Rovaniemi mi fermo e cerco subito su Booking una sistemazione. Noto un grazioso appartamento a soli 43 euro. Lo prenoto senza pensarci due volte. Riparto. Mentre guido noto che il proprietario mi ha scritto degli SMS circa l’orario del mio arrivo, credevo di arrivare per le 20:00 ma mi accorgo dopo che in Finlandia c’è il fuso orario, quindi arriverò alle 21! Non solo sono in ritardo sulla tabella di marca ma anche l’ora in più! Non ci voleva, pazienza. Per cui mi fermo per rispondergli, spengo ancora una volta la moto ma come al mio solito spesso dimentico di girare la chiave del quadro: in pratica quando sto per fermarmi metto giù il cavalletto e la moto si spegne, ma il quadro e i fari rimangono accesi! Rispondo all’sms, scelgo la playlist di Spotify, pulisco la visiera del casco dai millemila moscerini e provo a riaccendere la moto… singhiozza e non si accende. Panico!! Disastro!!! Non è possibile! Cerco di mantenere la calma e penso… che sarà mai troverò un negozio di batterie, qui nel nulla, impossibile. Poi penso, la moto non ha bisogno della batteria per partire, posso spingerla, con la moto non l’ho mai fatto ma con l’auto si: marcia dentro, frizione tirata e poi rilascio quando la moto è in velocità. Provo a mettere in pratica ma non funziona, ho troppa poca spinta. Per mia fortuna mi sono fermato in un parcheggio del REMA1000, una grossa catena di supermercati. Vedo uscire 3 ragazzi con birre al seguito e chiedo a loro una mano per una spinta. Mi spingono e al primo colpa la moto parte! Li ringrazio e riparto, per fortuna il serbatoio è pieno e mi mancano 150km a Rovaniemi, li farò tutti di botto così da ricaricare la batteria e non avere problemi (in teoria). Imposto su Google Maps la destinazione e mi accorgo che l’iphone non carica, dannazione! Con la pioggia dei giorni scorsi e l’iphone sempre esposto, il cavetto ha iniziato a usurarsi e fa contatto, pulisco, lo giro da un lato, poi dall’altro alla fine riprende a caricare! Dopo questi due avvenimenti credo di aver perso qualche anno di vita: senza iphone non so come raggiungere la destinazione e senza batteria della moto non parto, molto bene.

Arrivo alle 21:10 presso l’appartamento con un ampio parcheggio su ghiaia. No… non posso parcheggiarla qui, se poi non riparte sarà un bel casino spingerla su un suono difficile come questo. Allora resto in strada sempre col motore acceso e tramite SMS cerco di capire qual è il mio appartamento. Mi dice il numero 14 e ci sono già le chiavi sulla porta. Bene. Vedo passare un ragazzo, penso sia il proprietario, ha proprio l’aria di un finlandese, biondo con la barba. Saluto con “ciao” come mio solito e lui mi risponde “ciao, anche io sono Italiano“. Ma pensa te! Era un ragazzo di Milano che alloggiava in uno di quegli appartamenti in affitto breve. Gli dico subito che sto per spegnere la moto e che se non si riaccenderà mi dovrà aiutare in qualche modo. Spengo, riaccendo e parte. Fantastico! La porto dentro fino al mio appartamento, se è partita ora partirà anche domani e se non riparte so dove trovare Alessandro (il ragazzo conosciuto poco fa). Usciamo insieme a mangiare e poi ci salutiamo anche perché sono molto stanco e vorrei riposare un po’ oggi.

Dopo questo avvenimento ho ragionato sul fatto che un viaggio da 10.000 km accelera quelli che sono i problemi e deterioramenti che in realtà si dovrebbero avere in un arco temporale di 6-12 mesi aggravati anche dal fatto che la moto per giorni è stata esposta a tantissima pioggia. Anche la catena ne sta risentendo e le maglie sono abbastanza provate. Io la lubrifico ogni giorno o ogni due ma è conciata male, avrei dovuto pensare di rifare catena, corona e pignone prima di partire. Ho pensato a tutto tranne che alla catena e alla batteria che ho cambiato l’ultima volta 3 anni fa che però non mi ha mai dato problemi, neanche durante l’inverno. Però oggi in effetti ho fatto troppe soste brevi e le varie accensioni l’hanno messa a dura prova. In un viaggio così può succedere.