Siamo partiti col web 1.0 dove ognuno faceva da se (in pochi) con i suoi non standard, ognuno credeva nel proprio lavoro, nel proprio codice e a volte, il piu’ delle volte, sbagliava, creava qualcosa di orrendo e mal funzionante, a volte invece creava qualcosa di bello ma di statico, di morto.

Poi ci siamo evoluti col web 2.0, nascono le prime piattaforme standard, utilizzabili da tutti, alcune open source altre no. Ognuno poteva e puo’ tutt’ora usare un cms come wordpress, xoops, drupal, mambo, scaricarlo e installarlo dove gli pare, customizzarlo e avere un risultato accettabile.
Nel frattempo tante piattaforme nascevano: facebook, flickr, picasa, twitter … tutto per facilitare tutto, grazie al microblogging.
Tutto si e’ ridotto ad un misero XML, un feed rss che propaga in maniera piu’ rozza e semplice possibile le informazioni che realmente vogliamo trasmettere.

Ebbene, oggi, ho scoperto tumblr. Uno solo per domarli tutti. Crei il tuo blog, colleghi i feed rss di tutti i tuoi account di tutti i social network (YouTube, Twitter, WordPress, Digg, etc). Autocrei il tuo blog intrecciando gli xml tra di loro, in entrata e in uscita, cosa che io ho fatto tempo fa scrivendo righe e righe di codice per creare un parser che riuscisse a leggere un xml per stamparmi l’output. Bene, ora lo fai in un click. Come anche la creazione delle pagine, delle permission e della visibilità sui motori. Hai anche un account su twitter? lo colleghi a tumblr e ogni post che scrivi verra’ pubblicato anche li’ come anche su facebook. Non sei a casa e vuoi pubblicare un articolo dal tuo smartphone? mandi una email all’indirizzo email del tuo blog e viene automanticamente pubblicato. Non disponi di connessione ad internet? chiami il numero che tumblr ti fornire per il tuo blog per registrare un messaggio audio che verra’ instantaneamente pubblicato e propagato.

Non ha piu senso il web di una volta… non so come dirlo… questo è davvero l’inizio di una nuova era, l’era dove non hai piu’ bisogno di comprare un hosting per appoggiare il tuo sito.
Non hai piu’ bisogno di apache e di mysql. Non hai piu’ bisogno di nulla. Hai bisogno solo di un account… e neanche quello perche’ ormai non ti serve piu’ registrarti su centinaia di siti come prima, ti basta un account Google o Facebook.

E se proprio dobbiamo dirla tutta non hai piu’ bisogno neanche di idee creative perche’ e’ gia tutto pronto, non devi pensare, non devi scrivere, esiste il re-blog: ti piace un articolo di qualcuno? lo condividi sul tuo, lui sa che tu lo pubblichi, gli fa piacere perche’ gli fai pubblicita’ e diventi famoso anche tu perche’ nel tuo blog pubblichi qualcosa di interessante che hai cercato ed hai trovato, alla gente non importa nulla se l’ha scritto lui o tu, l’importante e’ che seguira’ il tuo blog perche’ ha sempre roba nuova e aggiornata. Pensate a friendfeed, inserisci i tuoi feed preferiti di altri siti e ti crei il tuo spazio con i contenuti (non tuoi) che interessano a te, ma che potrebbero interessare anche ad altri. Ma cosa genera friendfeed? Un altro fottuto RSS.

Dove ci portera’ il nuovo web? Queste piattaforme stanno mettendo l’intera popolazione del mondo sullo stesso piano. Tutti hanno il potere, il potere di comunicare, il potere di diventare famosi, di dire la verita’, e in politica mi sa che l’hanno capito, per quanto siano celebrolesi hanno capito anche questo. Hanno capito che grazie al web e sopratutto grazie al web 2.0 non possono piu’ fare scherzi, la gente mormora e sul web nessuno si trattiene, a qualcuno scappa e 10 milioni di persone ripubblicano quello che hai scritto se è giusto che resti pubblicato. Non si puo’ fermare.

E’ il web dove decidi tu cosa vedere e cosa no. Crei la tua pagina iGoogle personalizzata con quello che vuoi tu, con i contenuti che vuoi che ti vengano forniti. Crei la tua pagina di Facebook decidendo chi vuoi leggere e chi ignorare, cataloghi i tuoi bookmark con delicious e decidi tu quali rendere pubblichi o privati. Hai il potere di creare il web, a tuo piacimento. Anche le pubblicita’ cambiano, si adattano a quello che interessa a te, a quello che stai leggendo in quel momento, a quello che hai cercato.

Tutto inizia a piacermi ma allo stesso tempo mi spaventa, non poco.